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Mai come oggi il fotografo professionista deve padroneggiare una grandissima quantità di strumenti tecnici e non. Ovvero diventare un fotografo multitasking.
C’è chi pensa che il lavoro del fotografo sia solo il giorno del matrimonio. Tanto che spesso mi sento dire, incontrando nuove coppie, che gli sembra sproporzionata la cifra che un professionista chiede di solito per un solo giorno di lavoro! :-/

Ne approfitto qui per dire che il lavoro del fotografo (e in particolare quello di matrimoni) non è mai stato SOLO quello di scattare qualche foto durante quel giorno. Oltre a fare un lavoro attento il giorno del matrimonio deve cercare di capire le esigenze dei proprio clienti e quindi essere anche un po’ psicologo e un bravo consulente.
Comunque è proprio dopo la fine dei festeggiamenti (che direi è la cosa più bella e divertente per un fotografo) che comincia il vero e proprio lavoro.

Dall’avvento del DIGITALE questo è ancora più vero!
Evito qui di parlare dei puri aspetti amministrativi e organizzativi per non annoiare nessuno! Ma proprio oggi uno che fa questo mestiere, oltre ad essere sempre aggiornato tecnicamente e studiare per non restare mai indietro alle nuove tendenze estetiche, deve conoscere e padroneggiare alcuni programmi per la post-produzione, avere un sito sempre aggiornato, masticare anche qualcosina e perdere un po’ del suo tempo sulle strategie di marketing e comunicazione; soprattutto con l’utilizzo dei moderni SOCIAL NETWORK (intento naturalmente il loro corretto utilizo), e quindi navigare con dimestichezza in questo mare infinito che è il web.

In un ottimo articolo sul argomento intitolato FOTOGRAFIA E SUPER-POTERI, di un blogger che mi capita spesso di leggere, era riportata una frase di Alberto Cabas Vidani: “Il fotografo non può fare solo il fotografo, non può solo scattare le foto. Invece deve avere mille braccia, mille volti.”

Forse 10/15 anni fa non era ancora proprio così, ma oggi noi fotografi dobbiamo impiegare gran parte del nostro tempo lontani dalla nostra macchina fotografica e più spesso davanti a libri e soprattutto al monitor del nostro PC.
Più che fotografi, giocolieri…