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Ecco una foto che mi riporta molto indietro nel tempo. Che trasporta, con la sua semplicità, tanti e bei ricordi della mia infanzia. Mi basta guardarla per rivedere mio padre mentre la scattava, sentire il profumo caratteristico di quella sedia di vimini e quel divanetto grigio, che tanto pungeva alla pelle quando ti ci sdraiavi… Eppure avrò avuto solo 3 anni. Questa foto mi ha aiutato a lasciare una traccia dentro di me.

Un istante di gioia o emozione vera sarebbero irrimediabilmente perdute se non ci fosse qualcuno che, non solo con la propria macchina fotografica ma anche con “i suoi occhi, il suo cuore e la sua mente”, riconoscesse quell’istante per darlo alla nostra memoria, per sempre.

La mia sensibilità mi porta naturalmente ad un’interpretazione spontanea e rispettosa per il normale svolgimento dell’evento e delle cose. Senza intromissioni, ma con delicatezza e discrezione, cercando sempre di comprendere con empatia le esigenze delle coppie.

Mi piace pensare che nel mio nome ci fosse già un destino: Muratore. Un costruttore, ma in questo caso costruttore di ricordi. In cui i mattoni di questa casa sono quelli della memoria.