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La scelta del fotografo

Il segreto per le foto spontanee ai matrimoni dipende assolutamente, tra le altre cose, dalla scelta del fotografo. Sembra una considerazione banale, ma se ci si pensa bene non lo è. Ed è una scelta che va fatta non solo con la testa, ma soprattutto con l’istinto. Ogni buona fotografia nasce dalla relazione autentica e sincera tra chi fotografa e chi viene fotografato, senza questa, che sia un servizio guidato o di reportage, tutto diventa finzione e innaturalezza.

Questa complicità nasce dalla connessione che si instaura tra il fotografo e gli sposi, prima durante e anche dopo il servizio fotografico. Quindi, la scelta non deve essere guidata solo da preferenze estetiche sulle foto, che sicuramente devono piacere e trasmettere qualcosa, ma anche da un fattore empatico. Si deve sentire una buona connessione con il fotografo, che è forse una delle figure più importanti di quella giornata, dato che starà con gli sposi per tutto l’evento, spesso in situazioni anche molto delicate.

Il fotografo deve “saper ascoltare”

Qualcuno ha detto: “La fotocamera è più di un apparecchio di registrazione, è un mezzo attraverso il quale i messaggi ci raggiungono da un altro mondo”. Cosa vuol dire? la macchina fotografica ha la capacità di registrare anche elementi non propriamente visibili in quel momento, che magari sfuggono all’occhio umano… ma non alla macchina fotografica! Quindi, se si è tesi e non si è a proprio agio, anche se magari in quell’istante non lo percepiamo, l’inesorabile occhio fotografico non si farà sfuggire anche il più piccolo dettaglio di questo disagio restituendo appunto una immagine poco gradevole.

Perciò, sarà davvero importante trovare un fotografo, non solo che faccia delle foto che vi piacciano, ma che sappia ascoltare le vostre esigenze e le sappia capire. Ma principalmente che sia sempre attento nel cogliere i momenti di gioia e rilassatezza che si presentano davanti il suo obiettivo.

Questo è un buon motivo per incontrare sempre, prima di chiedere un preventivo, il professionista che dovrà fare le vostre foto (e non un sostituto: spesso molti fotografi incontrano gli sposi ma poi mandano altri a fare il lavoro!). Naturalmente il discorso è valido solo per chi ama e desidera avere foto spontanee e naturali per il proprio matrimonio, senza esagerazioni stilistiche. Per chi preferisce, invece, foto ad effetto, molto elaborate in post-produzione e costruite, questo discorso naturalmente non vale!

La connessione in fotografia è importante

Il mio lavoro parte dall’idea di liberare gli sposi dagli aspetti più fastidiosi della figura del fotografo, partendo dall’instaurare con loro una relazione autentica (magari con delle sessioni/incontri prima del matrimonio per conoscersi meglio). Non rischiate di avere orde di operatori sconosciuti, che vi ronzano attorno per cercare ad ogni costo l’immagine da portare a casa o presentare al prossimo concorso fotografico. Così si rischia di aggiungere tensione a tensione in un giorno già “delicato” di suo.

Perciò credo che un buon fotografo debba essere discreto, sempre presente se si ha qualche tipo di problematica da risolvere e preparato soprattutto, oltre a livello tecnico, a livello umano e personale. In modo da affrontare al meglio le più svariate situazioni che possono sorgere in quel giorno così importante. La spontaneità deve nascere naturalmente da questa relazione tra chi viene fotografato e il fotografo, senza nessuna costrizione. E la fiducia in questo caso gioca un ruolo fondamentale.

Questo dipende soprattutto da un’attitudine innata del fotografo e, anche se non sembra strettamente attinente, dalle esperienze di vita dello stesso fotografo. La sua sensibilità artistica e umana, si costruisce anche e direi soprattutto, quando non si ha la macchina fotografica in mano… Non tutti hanno questa predisposizione; ma la si può acquisire. La si può acquisire, però, solo se si è disposti a rinunciare a se stessi e al proprio protagonismo. Un protagonismo che ha sempre caratterizzato questa figura dentro (e fuori) i matrimoni. Sforzandosi di spostare l’attenzione da se stessi verso gli sposi, con umiltà e delicatezza. Poi la simpatia e la sintonia vicendevoli, come mi ha insegnato l’esperienza, vengono da se, senza forzature.

Ecco Il segreto per le foto spontanee ai matrimoni!

Sarà un piacere per me incontrarvi personalmente e parlare nei dettagli del vostro matrimonio, davanti una bevanda calda (se state leggendo in inverno, ovviamente fresca se state leggendo in estate! 🙂 )